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cata, e circondata da fertilissimi colli; irrigata dal Fiume Arno, in luogo d'aria sottile sì, ma salubre, e produttrice di nobilissimi ingegni. Onde non è maraviglia s'ella meriti il giusto encomio, che le hanno dato gli Scrittori più nobili, di bella, e di magnifica, di fiore delle Città, e di maestra delle Scienze, e delle Arti, qual nuova Atene in Italia. Ora per osservar brevemente, con una semplice scorsa per questa Città, il bello della medesima, diasi cominciamento dall'insigne Chiesa Metropolitana, detta
SANTA MARIA DEL FIORE. Ed avvegnaché questa gran Chiesa vinca di pregio tutte le Fabbriche della Città, fa di mestiere osservare in essa distintamente tutto ciò, che la rende sopra d'ogni altra ammirabile, e singolare. Primieramente s'estende la sua lunghezza a braccia dugentosessanta, la larghezza delle Tribune a centosessantasei; e quella delle Navate a settantuna; l'altezza dal piano della terra fino alla sommità della Croce, a braccia dugentodue; poiché fino al piano della Lanterna, ell'è alta centocinquantaquattro braccia; il tempio