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pietre preziosissime. Evvi il Corpo di S. Zanobi Vescovo Fiorentino, e di molti altri suoi successori, e discepoli; di S. Podio, di S. Stefano IX Pontefice, e de' Santi Martiri Abdon, e Sennen. Evvi inoltre un Pollice di S. Gio. Batista, con alquante sue Ceneri; una parte di Braccio di S. Andrea Apostolo, ed altre ancora senza numero, descritte già dall'Arcidiacono Minerbetti. Ma non minor venerazione le rende il Divin culto, che da tanti sacri Ministri religiosamente s'osserva. Quarantadue Canonici, e fra questi, cinque dignità, sessanta e più Cappellani, cento Cherici Eugeniani, e nelle feste, e solennità accrescono il numero circa sessanta altri Cherici del Seminario Fiorentino, celebrando quivi continuamente gli Ufizi Divini con tal decoro, e splendore, che quello d'ogni altra Cattedrale d'Italia non solo agguaglia, ma supera di gran lunga. Oltre di ciò che questa Chiesa s'è resa celebre per molti, e singolari avvenimenti quivi accaduti ne' secoli trapassati. Fra questi è da rammentarsi che Carlo Ottavo vi stabilisse concordia co' Fiorentini: che due Sommi Pontefici Martino V ed Eugenio IV