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gine di Maria, e S. Domenico è di mano di Matteo Rosselli. Volendo di qui entrare nella Sagrestia vedesi nell'ingresso una bellissima Statua di marmo rappresentante Cristo risorto collocata in una nicchia, opera di Antonio Novelli del Conti sono li due bassirilievi che sono dai lati. Di qui passata la prima porta vedrassi sopra di essa una delle più belle Tavole del Beato Gio. Angelico che stava anticamente all'Altar Maggiore. Il ritratto di quello Beato sta appeso nella Cella che qui abitava S. Antonino con altri quattordici ritratti di Beati Religiosi che oltre i Venerabili senza numero hanno santificato questo Convento, e edificata la nostra Città. Tornando in Chiesa segue dipoi la Tribuna ove nelle pareti da Monsieur Parocel Francese vi fu dipinto l'adorazione de Magi, e le Nozze di Cana, e la Cupola è di Alessandro Gherardini con un bello Altar maggiore corredato di ricchissimi argenti particolarmente nelle feste solenni. Allato a questa vi è la Cappella de Serragli, ancor essa ragguardevole, non meno per la struttura di finissimi marmi, de' quali fino al pavimento e ricoperta, quanto per vari